Nella Kasbah alla Sala Montanari a Varese
SABATO 17 DICEMBRE 2016 “NELLA KASBAH-SUITE D’ALGERI LA CITTA’ BIANCA” DI MAURIZIO FANTONI MINNELLA SABATO 17 DICEMBRE alle ore 2100, “NELLA KASBAH-SUITE D’ALGERI LA CITTA’ BIANCA”
Sala Montanari- Varese
In collaborazione con l’Associazione Le vie dei Venti
Un film documentario realizzato dal filmaker e critico cinematografico varesino Maurizio Fantoni Minnella. I muri dipinti con un bianco accecante, i volti dei bambini, le improvvise terrazze aperte sul mare aperto, ma anche immagini lontane che ci restituiscono le due anime della “città bianca”, quella romantica e quella politica e militante; il regista percorre vicoli e anfratti della kasbah, ci rimanda volti e corpi, luci e ombre, voci e suoni. Il film documentario rappresenta un’interlocuzione rispettosa nei confronti delle culture “altre” del vasto mondo. Durante la serata vi sarà un collegamento in diretta da Algeri con Padre Piero Masolo, missionario del PIME, impegnato in molte attività e servizi fra cui offrire anche ai giovani algerini provenienti dai quartieri popolari una biblioteca della Casbah e corsi di sostegno. Un raro esempio di dialogo interreligioso.
|
Al Missing Film Festival il nuovo corto di Maurizio Fantoni Minnella
I primi due cortometraggi, “Antitesi” e “Agnese transitoria” (entrambe prove di laurea per la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano), esplorano le possibilità e i limiti della rappresentazione cinematografica dell’erotismo oggi. I secondi due, “Trattato dei Manichini” e “Proprietà Pirata”, con una forma video-saggistica il primo e documentaristica il secondo, pongono un interrogativo intorno agli spinosi argomenti dell'”usare” e dell'”abitare”. Tutti e quattro i lavori, con linguaggi diversi e addirittura antitetici, sono mossi da un unico interrogativo: quale “forma di vita” – a parte quella imposta dalla società dei consumi di massa – è ancora possibile?
—
“Antitesi” di Vittoria Maiolo, con Federica Carra e Alberto Fasoli, 19‘
Sinossi: Sofia è una giovane donna timida, introversa ma determinata a diventare una cantante professionista. Prende lezioni di canto per realizzare il suo sogno ma l’ambigua relazione che si instaura con il suo maestro sconvolge la sua vita.
“Agnese Transitoria” di Stefania Carbonara, con Marta Cristofanini e Tiziano Canello, 22′
Sinossi: La fantasia di Agnese è sollecitata da situazioni erotiche assurde e surreali, in un viaggio sensuale alla scoperta di sé e del proprio corpo, all’interno di un rapporto di coppia minacciato dalla curiosità di esplorare pratiche erotiche “sotterrate” dai tabù.
“Trattato dei manichini” di Francesco Fogliotti, con Laura Mancini, 12′
Sinossi: Video-saggio liberamente ispirato all’opera narrativa e grafica di Bruno Schulz (1892-1942): la scatenata anarchia dell’immaginario (in cerca di una “seconda Creazione”) deve vedersela con la regola crudele della storia, di cui Schulz – ebreo polacco deportato nel ghetto di Drohobyč – fu una delle vittime.
“Proprietà Pirata” di Maurizio Fantoni Minnella, 12′
Sinossi: Dedicato alla memoria di Luciano Giaccari (1934-2015), pioniere della videoarte, il film è una meditazione sull’inesorabile passare del tempo e sul riutilizzo degli spazi per mezzo della “street art”: pratica in cui il concetto di proprietà è rimesso violentemente in discussione.
Al Conservatorio di Milano
Maurizio Fantoni Minnella, La musica che abbiamo attraversato. Un viaggio sentimentale nel Novecento
Sala di lettura della Biblioteca
Il viaggiatore delle catastrofi, il nuovo romanzo di Maurizio Fantoni Minnella
Giovedì 12 maggio ore 18.00, presso la Galleria Ghiggini
Via Albuzzi 17 – Varese
presentazione del romanzo
IL VIAGGIATORE DELLE CATASTROFI
edito da Italic Pequod
Interverranno con l’Autore
Andrea Giacometti, direttore di Varese Report
Diego Pisati, giornalista de La Prealpina
Un uomo ha visto le due torri gemelle crollare davanti ai suoi occhi, moltissimi innocenti morire e improvvisamente la sua coscienza del mondo è cambiata. Sua moglie è con lui, ma presto tra i due avviene una separazione, dolorosa ma inevitabile: l’uomo sceglierà di stare con i più deboli e i più sfortunati, le vittime senza colpa delle catastrofi naturali che subito si trasformano in tragedie collettive e individuali.
Architetto di una città mediterranea del nord italiano che ha amato molto, tanto da seguirne attivamente l’evoluzione urbana, egli lascia il suo paese per inseguire l’uomo ovunque vi sia una catastrofe, come volontario pronto ad aiutare coloro che soffrono, laicamente, ma anche per aiutare se stesso, sollevarlo dalla propria paura della morte come della vita.
Dunque, noi tutti seguiamo il protagonista lungo i suoi viaggi, a New Orleans dove impazza il grande uragano con un nome di donna, come a Bombay dove egli incontra perfino un italiano della sua stessa città o in una Palestina segnata dall’odio e dalla violenza. In ognuno di questi luoghi Bruno S. (il nome del protagonista), incontra le persone più disparate, vivendo l’esperienza di uno straniero che subito, occupandosi delle vite degli altri, diventa parte di quelle persone, delle loro paure e delle loro speranze. Nell’epilogo, egli farà ritorno a casa, dove ad aspettarlo è sua figlia, che ormai non vede da alcuni anni. Tuttavia la nostalgia di tutta quella gente anonima, sofferente, impaurita, che chiede solamente di essere aiutata, insomma di un ritorno alla verità dei sentimenti elementari e necessari, lo condurranno di nuovo lontano, ma con più serenità e consapevolezza.
Forte di una scrittura letteraria, ben lontana del mondo verbale di internet e del giornalismo televisivo, il romanzo intende armonicamente coniugare il piacere della lettura con l’analisi di un’anima tormentata (come nella tradizione del romanzo mitteleuropeo), l’amore che nasce sulle rovine lasciate dall’uragano Katrina, con la descrizione fenomenologia di una catastrofe che nessuno potrà mai dimenticare, e infine, la pura invenzione narrativa con la cronaca, divenuta ormai storia di una moltitudine di uomini invisibili per i quali non vi sarà memoria.