A Varese Libertà di Hevi
In collaborazione con
Associazione Culturale Le Vie dei Venti
presenta
Sabato 19 Marzo 2016
Ore 21.00
Sala Montanari
Via dei Bersaglieri Varese
Intervengono:
Gianluca Torrente, presidente di “Le Vie dei Venti”
Maurizio Fantoni Minnella, scrittore, saggista e filmaker
Hevi Dilara, poetessa curda e protagonista del film
Con la collaborazione di
Fantoni Minnella alla Casa della Poesia di Milano
Casa della poesia di Milano
Spazio Formentini
20121 Milano
giovedì 10 marzo 2016 ore 19:30
PAROLE SPALANCATE. La città dei poeti: Genova e la poesia del mondo
serata a cura di Amos Mattio
Presentiamo e proiettato il film “ PAROLE SPALANCATE LA CITTÀ DEI POETI” di Maurizio Fantoni Minnella, che ha come epicentro Genovae il suo Festival Internazionale, il primo elemento di un trittico cinematografico sulla poesia in Europa, di cui abbiamo già conosciuto il capitolo del ” Filo Rosso Del Caucaso“.
Sarà presente il regista Maurizio Fantoni Minnella
Ogni anno, da quattro lustri, i poeti di tutto il mondo, s’incontrano a Genova, metropoli del Mediterraneo, antico crocevia di popoli e culture, in una gioiosa babele di lingue diverse, flusso inarrestabile di suoni, di poemi che sono parole spalancate sull’utopia della ricostruzione poetica dell’universo.
Parole spalancate non è un film sui poeti ma sulla poesia. E il linguaggio filmico scelto per rappresentarla (ammesso che essa sia davvero rappresentabile), è quello della pura oggettività. Nessuna ricostruzione. I poeti non parlano della poesia ma, semplicemente, la pronunciano, la recitano rendendola a noi viva nello spazio e nel tempo che la grande città mediterranea offre e suggerisce. Ecco dunqueMohamed Sghaier Ouled Ahmed, poeta ribelle tunisino, camminare lungo le mura del porto e sorprendersi di fronte alla magnificenza della Lanterna al punto di compararla al più alto dei minareti, o Haghit Grossman, giovane israeliana, che insegue i suoi fantasmi poetici nello spazio di un chiostro medievale, Luljeta Lleshanaku, albanese che nel passeggiare nei pressi della stazione marittima, ritrova la nave sulla quale parte della sua famiglia fuggì dal proprio paese per “una vita migliore”.
E ancora, vediamo Esther Niwemukobwa, ruandese, recitare con infinita dolcezza una ninna nanna ricordando il genocidio del suo popolo, e Carmen Boullosa, scrittrice e poetessa messicana, che alla solitudine e all’immensità dell’Albergo dei Poveri, risponde con un indimenticabile monologo sulla povertà e la ricchezza dell’antica Genova.
Parole spalancate è altresì un’opera corale nella quale talora si fondono poesia e musica, oriente e occidente, improvvisazione e recital poetico, a riprova della valenza espressiva di uno stile rigoroso, sorta di “pedinamento del reale nel suo farsi e disfarsi, il più possibile vicino alla verità delle cose”, che l’autore di questo film persegue fin dagli esordi e difende come scelta di stile, ma anche come etica dello sguardo.
Giovedì 4 febbraio
Ore 18.00
Presso la Galleria Ghiggini – Via Albuzzi 17 – Varese
Presentazione del saggio di
Maurizio Fantoni Minnella
Interverranno con l’Autore
Andrea Giacometti, direttore di Varese Report
Diego Pisati, giornalista de La Prealpina
LA MUSICA CHE ABBIAMO ATTRAVERSATO
IN USCITA L’ULTIMO SAGGIO DI MFM
(nelle librerie, negozi di dischi
o scrivendo a minfo@libero.it)
INDICE
Nota
Introduzione: Elogio del ventesimo secolo in musica
- Tentativi di avvicinamento
- My generation in Rock
- Contaminazioni
- Scoperta della musica colta
- Lo sguardo a est
- Dentro il Novecento
- Sinfonia del Novecento
- In difesa della musica colta per chitarra
- La seduzione del jazz, musica afroamericana
- Suoni alternativi
- L’era del tamburo nella musica colta/ prima parte
L’era del tamburo nel jazz/seconda parte
12 Musica / Politica
13 Civiltà: un mondo di altri suoni è possibile
14 Antichi suoni tra regressione e modernità
- Nostalgia del rock classico e riscoperta del vinile
- L’esercizio della classicità
- Musica globale
- Fine dell’egemonia della musica colta occidentale
- Nuova apoteosi della canzonetta
- La musica nell’era di Youtube
- Musica perduta e ritrovata
- I magnifici Tre
Epilogo: musica come metafora
Filmografie
Indice dei nomi
Indice delle opere
Indice dei movimenti culturali
Indice dei luoghi
Indice dei termini tecnici
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Che cosa intendiamo esprimere con la definizione di scatola sonora?
Un contenitore di tutte le musiche del mondo oppure semplicemente il mondo in cui viviamo con l’infinita molteplicità dei suoni che lo compongono, destinati a trasformarsi in musica? O ancora, il luogo mentale nel quale abbracciare la musica in ogni sua forma e totalità, lontano quindi dai “ghetti” d’appartenenza che hanno caratterizzato le modalità di ascolto musicale durante buona parte del ventesimo secolo? O tutto questo insieme?
Si potrebbe quindi rispondere: dal punto di vista di chi ascolta quotidianamente la musica, di un ascoltatore particolare, critico e al tempo stesso appassionato, la cui singolare visione, nel corso del volume, suggerisce più d’una analisi del gusto corrente, dei vari pubblici che negli ultimi cinquant’anni hanno formato il cosiddetto mondo dei consumatori di musica. Non si tratta qui di abbracciare esclusivamente la semplice soggettività come unico metro di giudizio, ma, al contrario, di riproporre una visione critica alla luce dell’esperienza percettiva dell’ascolto musicale individuale.
Non un semplice saggio musicologico, quindi, né opera accademica, (ve ne sono già in notevole quantità), ma neppure mera compilazione di musiche e opere «senza le quali non è possibile vivere», ma la declinazione di un lungo percorso conoscitivo ma anche esistenziale attraverso il Novecento e di accettazione dell’idea che non vi sia una sola, ma tante musiche corrispondenti ad una molteplicità di suoni organizzati in specifiche forme e strutture.
Un invito, infine, a non restare prigionieri delle proprie certezze relative a questa o a quella musica, a questo o a quel particolare genere che ciascun ascoltatore abitualmente ritiene migliore degli altri, ma al contrario, a sperimentare la diversità della musica nel nome della sua autentica profondità e bellezza.
Quindi, a chi pensiamo debba essere diretto il presente libro? Al musicista? All’ascoltatore professionale, ossia al critico?… Diremo piuttosto all’appassionato di musica nel senso migliore e più ampio del termine, a colui, insomma, che si lasci condurre dalla curiosità e dalla scoperta di nuovi orizzonti musicali. O a chiunque voglia sinceramente confrontarsi con la vertigine sonora del secolo passato che è il tempo della pluralità delle forme e delle avanguardie, della riscoperta del passato e della riprogettazione del presente. Questo è il primo libro che prova ad affrontare la musica dal punto di vista dell’ascoltatore, ma di un ascoltatore «ben temperato», parafrasando Northrop Frye che a sua volta parafrasava Bach, a riprova del fatto che non v’è contraddizione tra il semplice ascoltare la musica e il prenderne progressivamente coscienza.
Ciascun lettore può, dunque, attraverso queste pagine, confrontare la storia della propria passione musicale con quanto viene qui descritto, raccontato, stimolando così una presa di coscienza dell’esperienza musicale come esperienza percettiva profonda come lo è la vita stessa.
Pur consapevole, infine, di incontrare tra i possibili lettori del presente volume, contrarietà e reticenze, ho ritenuto opportuno adottare alcune terminologie come ad esempio, l’ormai invisa musica colta per onestà intellettuale, dal momento che sebbene colto e popolare si siano spesso mescolati, contaminati, esiste ancora una ben visibile differenza tra i due idiomi sulla quale è soprattutto il mercato a voler speculare. Inoltre mi è sempre apparso decisamente ipocrita negare l’evidenza di una divaricazione culturale tra i due idiomi, sia pur storicizzata, il colto e il popolare; ma se è pur vero che esiste in natura la musica di Mozart o di Beethoven, come quella die Beatles, ancor più ipocrita mi appare oggi l’invocare ad ogni costo il popular quasi che il colto abbia cessato di esistere o di svolgere le propria funzione estetica.
IL FILO ROSSO DEL CAUCASO alla Casa della Poesia di Milano
Giovedì 17 dicembre, ore 21.00, nella nuova sede della Casa della Poesia di Milano, via Formentini 10, nel ciclo “poesia oltre confine”, viene presentato e proiettato il film “IL FILO ROSSO DEL CAUCASO – VOCI DELLA POESIA GEORGIANA ” di Maurizio Fantoni Minnella, il secondo elemento di un trittico cinematografico sulla poesia in Europa, dopo il primo capitolo “Parole spalancate La città dei poeti”,che aveva come epicentro Genova e il suo festival internazionale.
Grazie alla passione e alla competenza di Nunu Geladze, che da alcuni anni si è posta come imperativo quello di tradurre in Italia la letteratura del suo paese, la Georgia, è stato, dunque, possibile avventurarci in questo breve viaggio cinematografico che ci ha permesso di conoscere i luoghi, i poeti e le loro vite, le città e i villaggi tra le montagne, perché la poesia georgiana è prima di tutto un sentimento profondo delle cose, della vita reale e di quella immaginaria, e quindi è ovunque in questa piccola e splendida terra caucasica.
Con un andamento rapsodico, il film mostra per la prima volta luoghi che sono del tutto sconosciuti al pubblico italiano, alternando letture poetiche con autori, uomini e donne di differenti generazioni, a incontri più ravvicinati con i poeti, colti nel proprio ambiente familiare, come nel caso di Lia Sturua, Lela Samniashvili, Mariam Tsiklauri, Dato Magradze e Besik Kharanauli, questi ultimi già canditati al premio Nobel, o infine, scoprendo luoghi fortemente emblematici per la cultura georgiana come il Pantheon degli Artisti in cima alla collina che domina la città e la Casa degli Scrittori, nel cuore ottocentesco di Tbilisi.
Saranno presenti la traduttrice Nunu Geladze e il regista Maurizio Fantoni Minnella.
PASOLINI SECONDO IL CINEMA a Luino
Associazione Culturale FreeZone e Cinema Teatro Sociale di Luino
Presentano:
Nel quarantesimo anniversario della morte del grande poeta e regista:
Pasolini secondo il Cinema
La trilogia pasoliniana di
Aurelio Grimaldi
A cura di Maurizio Fantoni Minnella
Saranno presenti in sala
il regista Aurelio Grimaldi
e lo scrittore, critico cinematografico e filmmaker
Maurizio Fantoni Minnella
Dove verranno proiettati, i seguenti film:
mercoledì 9 dicembre ore 21,00
Nerolio-Sputerò su mio padre, 1996
(La morte del poeta)
giovedì 10 dicembre ore 21,00
Rosa Funzeca, 2002
( Omaggio a Mamma Roma)
venerdì 11 dicembre ore 21,00
Un mondo d’amore, 2003
(La gioventù del poeta)
PAROLE SPALANCATE e IL CUORE DI MIA MADRE al Missing Film Festival di Genova
Club Amici del Cinema
IL PROGRAMMA DEL MISSING FILM FESTIVAL GIORNO PER GIORNO
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE – ore 21
ROAD 47
di Vincente Ferraz con Sergio Rubini, Daniel de Oliveira, Francisco Gaspar, “Thogun” Sergio Teixeira, Italia / Brasile / Portogallo 2014, 107’.
Dicembre 1944: un gruppo di genieri della FEB (Forza di Spedizione Brasiliana) rimangono tagliati fuori dal loro reparto, si perdono d’animo e cercano una via di fuga, magari la diserzione.
Non sono ben addestrati e non hanno mai visto la neve, ma soltanto loro sono in grado di neutralizzare il campo minato che separa un paese liberato dai partigiani dai carri armati americani che possono difenderlo da un attacco tedesco.
In collaborazione con ANPI SAMPIERDARENA
MARTEDÌ 10
Sala Sivori ore 18
PAROLE SPALANCATE
di Maurizio Fantoni Minnella, Italia 2014, 65’.
Ogni anno, da vent’anni, i poeti di tutto il mondo si incontrano a Genova, in una gioiosa babele di lingue diverse, flusso inarrestabile di suoni e di poemi che sono finestre spalancate sull’utopia della ricostruzione poetica dell’universo.
All’incontro, oltre al regista, prenderanno parte anche Claudio Pozzani, direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova e Paolo Borio. Ingresso libero.
Cineclub Nickelodeon ore 20,30
NESSUN FUOCO NESSUN LUOGO
di Carla Grippa, Marco Bertora, Italia 2014, 75’.
Il titolo proviene da un proverbio francese che indica le persone senza fissa dimora. In una città che vive una delle sue solite giornate, si snodano le vite di otto persone. Per chi non ha un posto dove stare, né un lavoro da svolgere, il tempo da affrontare è lungo. Un cammino quotidiano e costante verso gli stessi luoghi (la stazione, la biblioteca, i sagrati delle chiese), compiendo instancabilmente gli stessi fondamentali riti: bere, mangiare, lavarsi, sotto lo sguardo, subito distolto, di chi passa vicino e di tempo non ne ha. Otto vite diverse, otto storie diverse, accomunate da un ininterrotto percorso di strada che ogni tanto si affronta assieme, a volte in coppia, spesso da soli.
Alla presenza dei registi
ore 21
ROAD 47
Cinema Cappuccini ore 21,15
GENITORI (replica)
MERCOLEDÌ 11
ore 18,30
IL CUORE DI MIA MADRE -Taccuino siciliano
di Maurizio Fantoni Minnella, Italia 2015, 39’.
Nato come un tributo alla memoria della madre, il film diventa ben presto un percorso nel paesaggio luminoso della Sicilia, nella sua bellezza vitale nonostante le ferite inferte dalla mafia. E attraverso le sequenze dei film di Wenders, Rosi e Giordana emergono nette le figure di coloro che non si sono piegati, e il valore delle associazioni che si impegnano per mantenere vivo il loro ricordo: Libera, la Casa Memoria di Peppino Impastato, il comitato Addiopizzo.
Alla presenza del regista e dell’attore Pippo Pitarresi. Interventi di: Enrico d’Agostino, segretario nazionale Casa della Legalità e Valeria Manzini del Presidio Francesca Morvillo di LIBERA Genova.
Poevisioni a Luino
27 giugno 2015 – Luino
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA DI GENOVA 2015
*
FreeZone Presenta:
POEVISIONI
rassegna di musica, poesia e realtà
DIRETTA DA MAURIZIO FANTONI MINNELLA
Ore 18.00
Cortile di casa Rossi – piazza Libertà
Incontro con la poesia georgiana. La traduttrice Nunu Geladze presenta
Vite e tralci. Antologia della poesia georgiana contemporanea,
Giuliano Ladolfi Editore
Ore 21.30
Cortile di Casa Rossi – piazza Libertà
Proiezione del documentario Il cuore di mia madre. Taccuino siciliano
di Maurizio Fantoni Minnella, Italia, 2015, 45’
In collaborazione con
e con il patrocinio di